Ci sono tanti motivi per mettere a tutta pagina – oltretutto la prima – che “L’Iran reagisce ma avvisa”. Lo ha fato ieri il Secolo XIX, noto e glorioso quotidiano genovese di fondazione ottocentesca. Il primo motivo di quella scelta può risiedere in un ossequio all’esattezza di cronaca. Siccome l’Iran, prima della rappresaglia contro la base statunitense nel Qatar, ha avvisato che stava per lanciare l’attacco, allora tu dici che ha avvisato. Ma la cosa giustificherebbe semmai una parentesi in trafiletto, non un titolone a colonne plurime. Dunque deve trattarsi d’altro.

E un altro motivo, allora, potrebbe essere il desiderio – come dire? – di qualche delicatezza nei confronti degli autori di quell’attacco. Non mostrificarli troppo, insomma, come purtroppo si fa a destra e a manca. Dice: “Vabbè, lanciano dei missili: però avvisano”. Il terzo motivo possibile posto a giustificare la scelta di quel titolone prominente è un corollario del secondo, di cui abbiamo appena parlato. Per capirsi: “Vedi? Quelli almeno avvisano, mica come…”. Il prosieguo sta alle sensibilità del lettore. Mica come Israele, che in modo gratuito e senza avvisare attenta al diritto di autodeterminazione nucleare di uno Stato pacifico e sovrano. Mica come Israele, che senza preavvisare fa il genocidio dei cercapersone. E se poi Israele, nel corso dei 20 mesi della guerra di Gaza, avvisa pressoché sistematicamente prima di attaccare un’area, con volantini, messaggi di testo e sonori, eccetera, non c’è problema: il lettore del Secolo XIX non lo sa, e tanto meglio viene quel titolo che lo informa delle virtù umanitarie dell’Iran, che al contrario non agisce sconsideratamente e cura con attenzione di limitare i danni.

Se poi qualcuno volesse immaginare un quarto motivo alla base delle scelte di titolazione del giornale ligure, gli basterebbe rivolgersi al sommario, insomma a quel che c’è al di sotto, piccolo piccolo, di quel titolo: “Diversa l’intensità dei raid israeliani sui luoghi simbolo del regime iraniano”. Una precisazione dopo la sottolineatura della circostanza notevole che il leale attacco iraniano non ha fatto “nessun ferito”. In pratica, Israele attacca prendendo alla sprovvista il nemico, e distrugge un po’ tutto, mentre il destinatario della sopraffazione non solo avvisa ma, quando attacca, non fa neanche danni.

Il Secolo XIX era già andato in stampa quando, in violazione della tregua appena raggiunta, l’Iran lanciava missili balistici sui civili israeliani facendo un buon numero di morti e feriti. Ma sicuramente aveva avvisato.