La sentenza
Strage di Viareggio, 5 anni per Moretti. I legali: “Amareggiati, faremo ricorso”

Per la strage in cui morirono 32 persone alla stazione di Viareggio – in provincia di Lucca – del 29 giugno 2009, è stata confermata la condanna a 5 anni di carcere per l’ex manager di Fs e Rfi, Mauro Moretti. Lo hanno deciso i giudici al processo d’appello ter, tenutosi a Firenze. Confermate anche le pene inflitte nel precedente processo d’appello e poi annullate dalla Cassazione che aveva rinviato nuovamente il procedimento al solo fine di determinare la condanna in base alle attenuanti generiche.
“Siamo delusi e ricorreremo in Cassazione”, ha detto l’avvocato Ambra Iovine, legale dell’ex a.d. di Fs e Rfi dopo la sentenza. Moretti era presente in aula e si è allontanato in silenzio dal palazzo di giustizia. Il processo d’appello ter si era reso necessario dopo che il 15 gennaio del 2024 la Corte di Cassazione, pur confermando le responsabilità penali dei tredici imputati già accertate per il disastro, aveva annullato la sentenza emessa dalla Corte di appello di Firenze il 30 giugno 2022.
L’accusa, nel corso dell’udienza del 18 marzo scorso, aveva chiesto che fossero ribadite le stesse pene della sentenza d’appello bis del 30 giugno del 2022 che erano state annullate dalla Cassazione. Gli avvocati difensori dei dodici imputati avevano chiesto invece di applicare ai loro assistiti la massima riduzione della pena, pari a un terzo, in base alle attenuanti generiche. Anche ieri, come nelle circa 250 udienze precedenti in sei passaggi processuali, erano presenti in aula i familiari delle vittime, che ai cancelli del palazzo di giustizia di Firenze avevano appeso questa mattina cartelli con le foto dei volti dei trentadue morti.
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