Il conflitto
La Russia invia 50mila soldati a Sumy e recluta giovani ucraini come agenti
Le truppe di Mosca avrebbero un vantaggio numerico enorme sulle forze ucraine, con un rapporto di 1 a 3 La guerra è ibrida: lo zar attrae con facili guadagni i giovanissimi (e poi gli mette una bomba nello zaino)

La guerra in Ucraina non si è fermata. Il negoziato promosso da Donald Trump sembra al momento paralizzato. Ma intanto, l’obiettivo di Vladimir Putin sembra essere sempre lo stesso: dilatare i tempi fino a costringere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad accettare null’altro che lo status quo. Una pace che avrebbe l’amaro sapore della resa, e che per il presidente russo, a questo punto, sembra essere l’unico scenario plausibile. I droni e missili russi continuano a piovere su tutta l’Ucraina. Ieri, l’Aeronautica militare di Kyiv ha segnalato almeno un centinaio di velivoli senza pilota lanciati da Mosca, di cui 74 abbattuti.
Le ultime 24 ore
Mentre sul fronte terrestre del Donbass, nelle ultime 24 ore le forze armate russe hanno annunciato di avere conquistato la località di Chervonaya Zirka. Villaggio che per Mosca è parte della cosiddetta Repubblica Popolare di Donetsk. E per la fanteria ucraina, la situazione inizia a essere sempre più tesa, soprattutto nell’incertezza di un negoziato che fatica a prendere piede e con Trump che appare sempre meno convinto di una soluzione diplomatica al conflitto. Oleh Synehubov, capo dell’amministrazione militare di Kharkiv, ieri ha ammesso che in una settimana le truppe di Mosca hanno attaccato 22 città della regione, tra la stessa Kharkiv e Kupiansk, uccidendo cinque persone. E secondo il Wall Street Journal, la pressione militare di Putin non è destinata a interrompersi a breve. Per le fonti del giornale statunitense, il Cremlino avrebbe ammassato intorno alla città di Sumy circa 50mila soldati. Le truppe dello “zar” si troverebbero a circa 20 chilometri dal centro abitato, uno degli obiettivi di questa fase del conflitto. E secondo quanto trapela dalla linea del fronte, le truppe di Mosca avrebbero un vantaggio numerico enorme sulle forze ucraine, con un rapporto di circa 1 a 3.
Le migliori unità fermano i russi
Nella zona, Kyiv ha dispiegato le unità d’élite del gruppo Timur. E gli ucraini confermano che il dispiegamento delle unità migliori avrebbe in qualche modo frenato l’avanzata dei russi imponendo loro un enorme tributo di sangue. Il problema però è che Kyiv non sembra avere preparato adeguatamente la linea difensiva. E Mosca, dalla sua parte, ha un grosso bacino di riservisti e soldati di leva con cui mantenere una pressione sempre più elevata. Numeri a cui in futuro si potrebbero aggiungere anche le nuove forze provenienti dalla Corea del Nord, che secondo i servizi segreti del Sud dovrebbe essere schierate già a luglio o al massimo entro agosto.
Il reclutamento di giovani ucraini
Per Seul, il programma di reclutamento per le truppe da inviare in Ucraina è già iniziato. E secondo l’intelligence sudcoreana, questo arruolamento potrebbe rientrare nell’accordo tra Mosca e Pyongyang per inviare “lavoratori” nel Kursk per avviare opere di ricostruzione. Un segnale chiaro di come l’asse tra Kim Jong-un e Putin non si sia affatto indebolito. Ma un ulteriore campanello d’allarme sulle risorse che ha in mano il Cremlino per portare avanti la sua guerra. Zelensky, dopo una riunione con i vertici della Difesa, ha dichiarato che “il piano offensivo della Russia per la regione di Sumy sta fallendo, e questo grazie a tutte le unità ucraine che operano in quella direzione”. Ma le parole del presidente, che servono a dare fiducia a un esercito preoccupato dalla possibile offensiva di Mosca, arrivano mentre il Financial Times ha gettato una nuova ombra sulla guerra: quella delle operazioni russe per reclutare giovani ucraini come agenti. Molti vengono attirati da facili guadagni, da centinaia a un migliaio di euro a seconda del servizio richiesto, che può essere scattare foto come appiccare un incendio o piazzare un ordigno. Molti nemmeno ne sono consapevoli, perché a volte le richieste di mandare foto o geolocalizzazioni avvengono tramite gruppi in cui queste domande appaiono come parte di un gioco o di una sfida social. Ma intanto, la lista dei casi si allunga.
La storia di Oleh
Come racconta il Ft, l’intelligence di Kiev ha arrestato un ragazzo di 16 anni che sarebbe stato reclutato dall’Fsb russo su Telegram per fotografare una base a Dnipro. Il Guardian ha rivelato la storia di un ragazzo di 19 anni, Oleh, a cui sono stati dati mille euro per imbrattare con la vernice rossa una stazione di polizia. Però nello zaino, aveva una bomba rudimentale pronta ad attivarsi a distanza, trasformando il ragazzo in un attentatore suicida. Molti minorenni rischiano processi lunghi, duri e col pericolo di finire all’ergastolo in base alla legge marziale. Una guerra ibrida senza esclusione di colpi che si unisce a un altro allarme lanciato da Londra: possibili attacchi cyber ai trasporti di tutta Europa.
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