Di fronte a un peggioramento dell’inverno demografico (1,18 figli nel 2024) tutte le forze politiche concordano sul fatto che l’immigrazione regolare sia diventata una necessità fisiologica per il futuro dell’economia italiana. Qualche giorno fa il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha ribadito l’esigenza di aumentare la forza-lavoro straniera rispetto alle previsioni del decreto flussi. Lunedì scorso al convegno di Forza Italia su “Immigrazione: risposta sistemica a una sfida strutturale” il consigliere giuridico del ministero degli Esteri, Marco Drago, ha preannunciato l’impegno della Farnesina a finanziare – nei Paesi di provenienza – progetti di formazione professionale per futuri lavoratori immigrati.

Ma accanto agli imperativi dell’economia c’è un altro aspetto che viene sistematicamente ignorato dalla politica e dai media, ma che è ben conosciuto dalle forze dell’ordine. Le comunità immigrate offrono da anni un contributo fondamentale ai reparti della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza impegnati nella prevenzione e nel contrasto al terrorismo (un esempio significativo è il caso dell’Isis). Questo dato incontestabile, per quanto largamente sconosciuto, dovrebbe indurci ad ampliare l’orizzonte dell’attuale dibattito politico relativo al referendum sulla cittadinanza previsto per l’8 e il 9 giugno.

Portare da 10 a 5 anni il termine per presentare la domanda di cittadinanza non comporta alcun rischio per la sicurezza alla luce di quanto detto sopra. Anzi, può rafforzare la fiducia delle comunità straniere verso le istituzioni. E a chi si preoccupa di efficienza, risparmio e riduzione della spesa pubblica è utile far notare che diminuirebbero i costi delle pratiche burocratiche per i permessi di soggiorno e soprattutto si consentirebbe di utilizzare la metà del personale della Polizia di Stato degli uffici immigrazione delle Questure per funzioni più importanti: combattere la criminalità e tutelare l’ordine pubblico.

Si può votare a favore o contro la proposta sulla cittadinanza, ma chiedere ai cittadini di restare a casa è un gesto che mal si addice alle istituzioni.