Il partito Alternative fuer Deutschland è stato classificato come una organizzazione di estrema destra e rischia la messa al bando. E’ quanto emerge da una inchiesta durata circa quattro anni e documentata in un rapporto di oltre mille pagine da parte dei servizi interni tedeschi, noti come Bundesverfassungsschutz (Difesa della Costituzione) o BfV. Afd nelle elezioni politiche tedesche dello scorso febbraio ha ottenuto oltre il 20% dei consensi, dietro solo la Cdu (cristiano democratici) di Friedrich Merz che tra pochi giorni verrà nominato cancelliere.

Afd “ignora dignità umana, discrimina cittadini musulmani”

Già “sospettato” di estremismo in passato (nel mirino finirono, oltre all’organizzazione giovanile, i gruppi del partito di tre Leander dell’Est: Turingia, Sassonia e Sassonia-Anhalt), l’organizzazione guidata da Alice Weidel è adesso considerata per intero di “estrema destra” e il giudizio non è di carattere politico ma arriva dall’Ufficio federale per la Protezione della Costituzione che “ha il chiaro mandato di perseguire l’estremismo e proteggere la nostra democrazia”, scrive in una nota la ministra tedesca dell’Interno uscente Nancy Faeser, commentando la classificazione di Afd come partito estremista di destra da parte dei servizi interni. “Non vi è stata alcuna influenza politica sul nuovo rapporto”, aggiunge.

Per i servizi interni tedeschi “la concezione prevalente del partito (Afd), basata sull’etnia e sulla discendenza, non è compatibile con il libero ordine democratico di base”. L’obiettivo, si spiega in una nota, è quello di escludere alcuni gruppi di popolazione da una partecipazione paritaria nella società. “Nello specifico, l’Afd ritiene che i cittadini tedeschi con una storia di migrazione da paesi musulmani, ad esempio, non siano membri paritari del popolo tedesco, come definito dal partito in termini etnici”. Dunque la decisione dell’Ufficio è stata giustificata “dal carattere estremista del partito, che ignora la dignità umana” e dal fatto che “stia perseguendo azioni dirette contro l’ordine fondamentale democratico”.

Da febbraio ad oggi, stando agli ultimi  sondaggi, l’Afd è cresciuta diventando addirittura primo partito tedesco con consensi stimati intorno al 26%, due punti percentuali in più rispetto alla Cdu che solo tre mesi fa raccolse il 28,6% delle preferenze. Adesso le conseguenze future potrebbero portare l’intelligence a intensificare la vigilanza, utilizzare infiltrati, monitorare le riunioni di partito e adottare strumenti di intercettazione, dell’Afd. Tuttavia la messa al bando può essere decisa solo dalla Corte Costituzionale e questo può avvenire soltanto dopo la richiesta di uno dei due rami del Parlamento (Bundestag e Bundesrat) o da parte del governo stesso. In passato la Corte ha rigettato richieste simili che riguardavano piccoli partiti neonazisti.

Weidel: “Attacco alla democrazia quando siamo primi nei sondaggi”

Immediata la reazione dei leader del partito. “La decisione dell’Ufficio federale per la Protezione della Costituzione è un duro colpo per la democrazia tedesca” scrivono sui social in un comunicato congiunto i due portavoce federali dell’Afd Alice Weidel e Tino Chrupalla. Nel comunicato si ricorda che secondo i sondaggi attuali l’Afd è il partito più forte in Germanian e che il governo federale resta in carica solo altri quattro giorni. “Tuttavia, poco prima del cambio di governo, l’Afd viene pubblicamente screditata e criminalizzata, si tratta di un intervento chiaramente motivato politicamente. L’Afd continuerà a difendersi per via giudiziaria da queste diffamazioni che mettono a repentaglio la democrazia”.

Cauto anche il cancelliere uscente Olaf Scholz secondo cui l’ipotesi di mettere al bando Alternativa per la Germania (AfD), è “una questione in cui non dovremmo affrettarci”, ricordando che “la Corte costituzionale ha respinto tutte le recenti richieste di vietare” AfD. L’Ufficio federale per la protezione della Costituzione ha scritto un rapporto su AfD “molto meticoloso” e ha citato “fonti accessibili al pubblico, in modo che possano essere esaminate in dettaglio”, ha aggiunto.

Solidarietà arriva invece la segretario della Lega e vicepremier Matteo Salvini che va giù duro: “Gravissimo. Dopo Francia e Romania, un altro furto di democrazia? Solidarietà ad AFD e al popolo tedesco che, stando ai numeri, oggi li sceglierebbe come primo partito”.

Redazione

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